Le livree degli aeromodelli

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La livrea di un’aereo non è semplicemente il suo “vestito”, uno schema di colori con una banale funzione estetica. Le livree – che possono essere di moltissimi tipi – riprendono assai spesso colori e stemmi dei propri Paesi d’origine, ma soprattutto permettono di riconoscere due modelli identici al primo colpo d’occhio. Per questo anche nell’aeromodellismo la livrea è un elemento di grande importanza, che va riprodotto con la massima cura prima che l’esemplare possa dirsi davvero finito. In passato le livree erano piuttosto sobrie, in gran parte rivisitazioni delle bandiere nazionali o dei diversi corpi di appartenenza, come il tricolore bianco, rosso e verde per gli aerei dell’Alitalia; per quanto riguarda gli aerei militari, invece, era assai diffusa così come oggi la livrea mimetica (blu sotto e marrone maculato sopra), in modo da essere difficilmente distinguibili nel cielo durante le operazioni. Oggi è invece possibile vedere livree di tutti i tipi per le compagnie civili, in una vera sfida alla fantasia dei creativi e all’abilità dei modellisti di riprodurle in ogni dettaglio.La livrea permette alle compagnie aeree di farsi pubblicità e allo stesso tempo di aumentare la visibilità dei propri velivoli, così da scongiurare incidenti e da poter riconoscere gli esemplari della flotta anche a grande distanza. I colori più popolari rimangono il bianco e il blu, ma ormai non è raro vedere tinte sgargianti come il rosso della Virgin, l’arancione, il verde e via discorrendo. Ultimamente ha fatto scalpore il Boeing 747 della Gol Airlines che durante gli ultimi Mondiali di calcio ha portato il Brasile da uno stadio all’altro, dipinto da due famosi writer di San Paolo con decine di volti rappresentanti i popoli brasiliani; oppure l’orso della Germanwings riprodotto sul suo “Bearbus”; l’aereo tutto giallo della Western Pacific Airlines ridipinto per promuovere i Simpson, e così via.