L’automodellismo statico

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Nell’automodellismo statico, o modellismo automobilistico statico, si riproducono autoveicoli ricreati senza congegni dedicati al loro movimento: lo scopo, cioè, è quello di costruire una replica perfetta in ogni dettaglio di modelli del passato per l’esposizione. Le scale in cui vengono riprodotte le auto sono moltissime: tra le più comuni, 1:87, 1:66, 1:43, 1:36, 1:24, 1:20, 1:18, 1:10, 1:12 e 1:8.Nati come gioco per i più piccoli, i modellini di auto sono diventati rapidamente sempre più sofisticati, dotati di dettagli e particolari in grado di rivaleggiare con le auto vere. Le portiere hanno cominciato ad aprirsi, gli interni a essere curati con particolare attenzione, cerchioni, decalcomanie e adesivi da applicare creati identici a quelli originali. I materiali usati per l’automodellismo dinamico sono di solito la plastica, la resina e un particolare composto conosciuto come zamak o zama, costituito da zinco, alluminio, magnesio e rame. I modelli d’epoca invece sono realizzati di solito in latta. I modelli die-cast sono quelli realizzati con una lega che unisce la plastica allo zamak.Vista la quantità di modelli e di marche esistenti, l’automodellismo statico prende quasi sempre la strada di una forte specializzazione. Questa può avvenire per scala (ad esempio, collezionando tutti i modelli 1:18, tra le scale più diffuse) o per modello. In Italia ad esempio è molto popolare il collezionismo delle auto Alfa Romeo in scala 1:43.In Italia esistono marche e produttori che si sono fatti strada nel mondo del modellisimo fino ad arrivare ad essere conosciuti in tutto il mondo, come la Bburago che dagli anni ’70 in poi si è affermata per la particolare cura dei dettagli dei propri modelli a parità di costo con i concorrenti, specializzandosi in auto da corsa, di lusso o italiane: Ferrari, Porsche, Lamborghini, ma anche Fiat e Alfa Romeo.