L’assemblaggio delle lastre

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Il momento dell’assemblaggio delle diverse lastre è particolarmente delicato. Si tratta di un passaggio fondamentale nella costruzione di un acquario fai-da-te, e dev’essere compiuto con la massima cura. Basta un’imperfezione durante l’assemblaggio, infatti, per rendere i nostri acquari non più a tenuta stagna, causando veri e propri disastri, sotto diversi aspetti, quando ormai l’acquario è pieno d’acqua. Anche per questo è necessario valutare bene il materiale con cui si costruisce l’acquario (se plastica o vetro: nell’ultimo caso è cruciale che lo spessore sia adeguato e calcolato in base alle apposite tabelle, mettendolo in relazione alle altre misure della lastra).Per montare l’acquario e assemblare fra di loro le lastre è necessario avere sottomano una pistola per silicone con cartucce di silicone trasparente (oppure nero), l’acetone per rimuovere lo sporco, squadro, lamette, taglierino, carta da carrozziere, strofinacci. I pezzi devono dapprima essere provati e suddivisi correttamente, poi bisogna pulirli e degrassarli prima di incollarli. Le parti da incollare, in particolare, devono essere più pulite possibile, in questo caso è necessario usare l’acetone che pulisce e sgrassa. Lo strato opaco che si forma dopo alcuni minuti con l’acetone può essere rimosso con un panno del tutto pulito, dopodiché si può procedere all’incollaggio, senza toccare coi polpastrelli le superficie.È bene ribadire che il segreto perché un acquario possa durare davvero molti anni è quello di non sporcare i vetri. Un aiuto può essere costituito anche dai morsetti da corniciaio, che permettono di sistemare già i vetri in squadro e posizionarli nel modo giusto. A questo punto si passa all’incollaggio anche qui col silicone, con l’unica accortezza che non siano bolle d’aria. Dopo aver incollato le lastre, con un dito si liscia la parte interna per rendere uniforme il silicone in eccesso che poi va rimosso con una lametta.