L’acqua nei plastici

1496
939 0 l_acqua nei plastici_ok

I corsi e gli specchi d’acqua sono in grado di conferire un notevole realismo a un plastico o diorama ferroviario, dando quel “tocco in più” in grado di renderlo ancora più bello. Naturalmente ci sono diversi modi per rendere l’acqua: lastre di vetro o plastica (il tipo più semplice, ma poco realistico), resine liquide a bi-componente, vernice trasparente, granuli da riscaldare che diventano liquidi o perfino il liquido per radiatori (non consigliato perché attira l’umido sul plastico). È importante prima di tutto creare il fondo e il letto di un fiume o ruscello con gesso o stucco, magari simulando le alghe con la vernice verde, i fossati vengono realizzati con argini… La resina trasparente da colorare rimane comunque uno dei metodi più indicati; invece le lastre di vetro, come detto un po’ semplicistiche, possono in linea di massima andare bene per stagni molto tranquilli o comunque specchi d’acqua dove non sia richiesto il tocco di realismo dato dal movimento dell’acqua o le increspature dovute alle onde.Una volta stesa la resina con l’indurente ad esempio si può rimestare con un bastoncino (non troppo velocemente per non creare bolle d’aria che farebbero perdere il realismo al diorama) la resina in modo da creare increspature. Naturalmente ci vorrà una certa pratica per trattare questo materiale; innanzitutto si tratta nella maggior parte dei casi di materiale tossico, quindi sarà assolutamente indispensabile pretendere solo il meglio in quanto a equipaggiamento di sicurezza. Regola comunque fondamentale è far sì che, come ogni elemento in un plastico, ci sia coerenza tra i vari elementi del diorama, in modo che anche lo specchio o il corso d’acqua si cali alla perfezione nel contesto; in questi casi una folta bibliografia con fotografie e descrizioni di paesaggi può essere molto utile.