La storia dell´auto: il Settecento

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Osservando un modernissimo modello d´auto di oggi, è difficile pensare che il mezzo di trasporto preferito dei nostri tempi ha una storia molto lunga, che risale addirittura, nelle sue forme più antiche, a parecchi secoli fa. Sebbene di automobile propriamente detta si possa parlare soltanto a partire dal XIX secolo, l´ispirazione di questi primi modelli va infatti ricercata in idee e disegni ancora più antichi, che anticiparono in modo a volte sorprendente procedimenti e sistemi che sarebbero poi diventati lo standard nel futuro, prima di arrivare fino a noi. Il più illustre e venerando antenato dell´auto – fatta eccezione per qualche disegno di Leonardo da Vinci e di altri inventori ansiosi di trovare un sistema per permettere ai carri di trasportarsi da soli – è il carro ideato da Nicolas-Jospeh Cugnot nel 1779. Cugnot era un ingegnere francese che aveva avuto un addestramento militare e cominciò intorno alla metà degli anni Sessanta a progettare un prototipo di carro a propulsione autonoma in grado di trasportare cannoni. Il carro a tre ruote aveva un motore a vapore a due cilindri verticali e una cilindrata totale di addirittura 62.000 centrimetri cubi. Assomigliava a un carro di sette metri per due, con un gigantesco pentolone coperto ed era in grado di trasportare addirittura un carico di quattro tonnellate. Riuscì a procedere molto lentamente (velocità massima inferiore ai dieci chilometri all´ora) per circa dieci minuti prima di fermarsi contro il muro (il prototipo non era infatti dotato di uno sterzo e l´impianto frenante non era sufficiente a bloccare una simile massa), dando il via alla storia dell´automobilismo propriamente detto: si trattò infatti del primo caso di un veicolo trasportato non tramite trazione animale, senza molle e senza gli effetti del vento, ma esclusivamente con una forza auto-prodotta.