La posta aerea

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Un settore a sé stante nella filatelia è quello della posta aerea, che oggi ha perso gran parte della sua logica visto che anche per la posta ordinaria si predilige il trasporto aereo; non esistono quindi più francobolli specifici, anche se in passato l´Italia ne ha stampati molti, particolarmente affascinanti.La prima serie ordinaria di posta aerea venne emessa nel 1926, mentre il primo francobollo commemorativo della posta aerea italiana è del 1930, di una certa rarità (circa 20.000 esemplari) e dedicato alla trasvolata aerea transatlantica Roma-Rio de Janeiro; celebre la varietà con sette stelle invece di sei, come nel francobollo normale. Significativi anche i francobolli della serie pittorica dedicata alla crociera del dirigibile Zeppelin, o i “trittici di Balbo”, particolarmente noti tra i collezionisti: si tratta infatti di una vera rarità filatelica perché il francobollo non venne mai utilizzato, visto che non arrivò mai l´autorizzazione dalle poste statunitensi.Tra gli altri esemplari celebri, la serie del primo volo diretto Roma-Buenos Aires, quella per il volo Roma-Mogadiscio, e poi in età repubblicana le serie ordinarie “Democratica” e “Aereo sul Campidoglio”, la serie commemorativa per Santa Caterina da Siena, quella dedicata alla radio. L´ultimo francobollo che rechi espressamente la dicitura “posta aerea” risale invece a quarant´anni fa, nel 1973, il 150 lire con “veduta stilizzata dell´Accademia di Pozzuoli” appartenente alla serie che celebrava i cinquant´anni dell´Aeronautica Militare Italiana.Ora la Posta Prioritaria, che si avvale sempre di velivoli oltreconfine, ha sostituito in tutto e per tutto la posta aerea anche in Italia. Di uguale interesse, insieme ai francobolli, sono le buste riservate alla posta aerea, anch’esse spesso contrassegnate in modi diversi e recanti sempre l´etichetta aggiuntiva (di solito azzurra) con la scritta “posta aerea, air mail, par avion”.