La pesca in superficie delle carpe

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I carpodromi sono quei laghetti destinati alla pesca sportiva dove si possono pescare soprattutto carpe ma anche amur, carassi e breme. È possibile praticare pesca in superficie nei carpodromi con un’attrezzatura da mosca, usando il pellet galleggiante come pastura. Pasturando le carpe salgono in superficie, eliminando così il fascino della pesca a mosca ma aumentando di molto le possibilità di una cattura. Si può anche preparare una canna da carpfishing con montatura molto semplice (filo e amo) e infilare l’esca, con pane infilzato sul filo a circa 20 centimetri dall’amo. In Inghilterra è molto popolare il metodo dello zig rig. Lo zig rig classico in sostanza è una montatura in-line con un finale molto lungo (anche 5 metri); il terminale (in fluorocarbon, non avendo a disposizione i fili creati apposta per lo zig rig) varia in base alla profondità del bacino, pari quasi a questa quando si vuole praticare davvero pesca di superficie, un po’ meno quando si crede che le carpe sostino più a mezz’acqua. Di norma si usano ami piccoli come il 10. Lo zig rig regolabile invece comprende anche due galleggianti con misura del terminale questa volta variabile e non fissa, con scelta della profondità a ogni lancio. Lo zig rig è perfetto in ambienti con acqua ferma di dimensioni limitati, come le cave. La stagione ideale per questa disciplina sportiva va da giugno a settembre: d’estate infatti la temperatura dell’acqua è in media più alta e quindi le carpe salgono in superficie alla ricerca della fascia più fresca. La pastura per lo zig rig deve rimanere in superficie nella fase iniziale e poi cadere lentamente sul fondale, e va ripetuta costantemente ogni circa mezz’ora. Di solito le esche migliori per questo tipo di pesca sono le spugnette o le schiume pop up.