La maxifilatelia

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La maxifilatelia o maximafilia si definisce come la collezione delle cartoline maximum ed eventualmente delle buste FDC, diffuse soprattutto in America e poi anche in Italia; si tratta di cartoline che riproducono lo stesso soggetto del francobollo, così come l’annullo; la busta, che può essere figurata o meno, ha la dicitura «Giorno di Emissione» o FDC (First Day Cover). Il primo esempio in Italia di un’emissione di questo tipo è stata quella del 3 ottobre 1948 per la ricostruzione del ponte di Bassano. Il discorso per le cartoline maximum, che sono parenti stretti delle buste FDC, è leggermente diverso, ma lo spirito che anima queste collezioni – quello, cioè, di raccogliere testimonianze filateliche complete sotto ogni aspetto per quanto riguarda eventi, personaggi famosi e altro – è lo stesso. “Maxifilatelia” non è quindi, come si potrebbe supporre, la raccolta e la catalogazione di francobolli di grandi dimensioni, ma il nome non riguarda la dimensione nemmeno per quel che concerne le cartoline: una «maximum card» è infatti quella dove tutti i tre elementi – il francobollo, la cartolina, l’annullo – concordano tra di loro, appunto con una concordanza massima. In questo caso si parla di «vere maximum», secondo il Regolamento di Maximafilia: concordanza di soggetto, concordanza di luogo, concordanza di tempo.Di solito, in maxifilatelia l’immagine sulla cartolina non è semplicemente un’immagine più grande di quella riprodotta nel francobollo, anche se ci sono delle eccezioni (ad esempio per un’opera d’arte come un quadro, che di solito vengono rappresentati sempre nella loro interezza). La maxifilatelia è diventata una vera e propria branca organizzata della filatelia dopo la Seconda Guerra Mondiale; prima le cartoline maximum erano al massimo una curiosità per turisti. In Italia esiste l’AIM, Associazione Italiana di Maximafilia, che fa da riferimento per gli appassionati a questa disciplina.