La difesa a zona

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828 0 Il calcio  la zona

La marcatura a zona è una delle due grandi alternative del gioco difensivo nel calcio; a differenza della marcatura a uomo, ai giocatori di una squadra non vengono assegnati determinati avversari ma il compito di presidiare una specifica parte del campo. Nella zona si sfrutta costantemente la regola del fuorigioco: i difensori, salendo e scendendo in linea, impediscono cioè che l’attaccante possa trovarsi in posizione regolare e col pallone di fronte al portiere. Si tratta di un sistema di gioco che, fino alla sua “importazione” in Italia soprattutto grazie ad Arrigo Sacchi e al suo Milan, differisce molto dai caratteristici duelli del calcio italiano. Oltre al fuorigioco, nella zona si fa costante ricorso al pressing, in modo da imporre i propri ritmi al portatore di palla avversario. Naturalmente per praticare la zona con profitto è necessario che ci sia perfetta armonia tra i vari giocatori, che devono salire e scendere in perfetta contemporaneità per evitare che il ritardo o l’anticipo di uno solo dei difensori possa vanificare il ricorso alla regola del fuorigioco. Inoltre, non essendoci un libero a copertura degli spazi centrali, tra i due difensori centrali un contropiede ben strutturato è in grado di trovare un punto debole da sfruttare. La zona classica in Italia prevede quattro difensori in linea, anche se di solito i terzini sono leggermente più avanzati e sono pronti a scattare in avanti non appena la fase difensiva del gioco si trasforma in offensiva, per effettuare dei cross per le punte. Oltre a Sacchi, un altro grande profeta della difesa a zona “pura” è Zdenek Zeman con il 4-3-3, per quanto le sue difese siano perennemente altissime per partecipare il più possibile al gioco d’attacco e spesso risultino battute proprio per la volontà di non lasciare mai troppi uomini dietro in copertura.