Il Viking

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Il satellite Viking – da non confondersi con l’omonima missione americana che pose le basi per la nostra conoscenza di Marte – è stato il primo satellite messo in orbita dalla Svezia. Venne lanciato insieme al satellite francese SPOT 1 il 22 febbraio del 1986, grazie al razzo Ariane 1.Il suo obiettivo era osservare fenomeni relativi al plasma nella ionosfera e nella magnetosfera e la sua attività terminò il 12 maggio del 1987. La missione venne considerata dal governo svedese un pieno successo, con analisi sui dati telemetrici forniti dalla sonda che andarono avanti per anni, oltre a trasformare la Svezia in un Paese attivamente impegnato nella conquista dello spazio.Il Viking fu un satellite di dimensioni ridotte (286 chilogrammi) e permise di effettuare esperimenti per misurare campi elettromagnetici, onde, particelle analisi dello spettro ultravioletto grazie a team scientifici provenienti dalla stessa Svezia, dal Canada, dalla Danimarca, dalla Francia, dalla Norvegia, dagli Stati Uniti e dalla Repubblica Federale di Germania. Il satellite era alto mezzo metro e aveva un diametro di 1,9 metri. Veniva manovrato da un equipaggio di quattro persone da una stanza di controllo nella base di Esrange. La sua orbita era polare; all’inizio venne sistemato sulla stessa orbita del satellite francese SPOT, con cui era stato lanciato e il cui progetto, nelle fasi iniziali, era stato sostenuto dalla Svezia, ma poi con un motore separato venne collocato nella sua orbita finale.L’energia veniva fornita da 2,2 metri quadrati di cellule solari sul corpo del satellite. Malgrado la vita calcolata per il Viking pari a otto mesi, ancora oggi il satellite orbita intorno alla terra, anche se non invia più dati ed è abbandonato da circa trent’anni come relitto spaziale: secondo una stima, il satellite continuerà nel suo viaggio intorno alla terra per altri centomila anni.