Il grandangolo

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Il grandangolo è un tipo di obiettivo fotografico il cui scopo è soprattutto quello di scattare immagini di grande ampiezza, superiore a quella dell’occhio umano. Ha una lunghezza focale inferiore ai 50 mm per le fotocamere 35 mm, il che significa che l’angolo di ripresa è più ampio e c’è maggiore profondità di campo. Peculiari sono un certo livello di deformazione e di sproporzione, con notevole ingrandimento dei soggetti in primo piano, e le cosiddette «linee cadenti», che danno l’impressione che una struttura architettonica fotografata con l’obiettivo grandangolare «cada» all’indietro (e, a meno di un particolare intento creativo, anno evitate con particolari accorgimenti).Il grandangolo è utilizzato soprattutto per le foto panoramiche, o quelle di soggetti di grandi dimensioni, come gli edifici, che possono essere fotografati di norma solo da una distanza ridotta e rischiano di essere «amputati» nello scatto. La sensazione di profondità e di spazio è notevole, anche se nei ritratti si cerca di evitare questo tipo di obiettivo perché deforma il corpo e soprattutto i volti. Non mancano grandi fotografi che sono riusciti a utilizzare proprio queste caratteristiche per dare un particolare aspetto alle proprie immagini, soprattutto se di nudo artistico.Inoltre, gli obiettivi grandangolari offrono una messa a fuoco che è molto più facile e rapida rispetto ai teleobiettivi, proprio grazie all’elevata profondità di campo. Si tratta di obiettivi leggeri e poco ingombranti, che vengono quindi scelti soprattutto dai fotografi «street». Altri ambiti dove il grandangolare è diffuso è nelle fotografie ai concerti, le foto architettoniche, i ritratti di gruppo e naturalmente la fotografia paesaggistica.Un particolare tipo di obiettivo grandangolare, o ultragrandangolare, è il cosiddetto fish-eye, il cui angolo di campo è almeno di 180°. Il risultato sono immagini circolari, e non a caso il fish-eye viene usato per fotografie di paesaggi molto ampi (in modo da simulare la curvatura terrestre).