Il cutter

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935 0 MODELLISMO   Imbarcazioni e navi   Barche a vela. Il cutter

Il cutter, barca a vela di dimensioni solitamente medio-grandi con un armo costituito da una randa e almeno due fiocchi, veniva usato da varie flotte (Inghilterra, Olanda, Nuova Inghilterra, Caraibi) a cavallo tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo; di solito costituivano le navi più piccole della flotta ed erano dotate di un’eccellente maneggevolezza, perfetta per le guerre di corsa. I cutter venivano usati anche come pescherecci oppure barche di contrabbando, navi postali e guardiacoste. I cutter militari erano di norma equipaggiati con cannoni leggeri, sia da fuoco di bordata che in affusti girevoli. I cutter hanno un fiocco di solito di dimensioni piuttosto grandi, con il punto di scotta a poppavia dell’albero; a volte è presente anche un terzo fiocco che viene chiamato fiocco volante o uccellina. I cutter aperti, che venivano caricati sui vascelli nel diciassettesimo secolo, potevano essere manovrati da due coppie di uomini seduti l’uno a fianco dell’altro su panche; ancora oggi esistono numerose gare disputate con questo tipo di cutter, soprattutto in Inghilterra, e i cutter sono stati usati per tentativi di battere il record del mondo ad esempio per l’attraversamento del canale della Manica o non-stop da Londra fino a Parigi. Il cutter fece la sua comparsa nel Mar Mediterraneo forse quando la marina inglese praticò il blocco navale alle coste degli stati che facevano parte dell’impero napoleonico, a inizio Ottocento. I cutter, leggeri e veloci, che già abitualmente venivano usati per inseguire e intercettare i contrabbandieri, erano un tipo di barca ideale anche per fermare i commerci e le navi mercantili che cercavano di attraccare o di partire dai porti delle nazioni costiere europee. In breve tempo il cutter si diffuse così anche agli armatori mercantili, anche se in Italia la diffusione rimase abbastanza limitata.