I rettili da compagnia

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Scegliere un rettile come animale da compagnia può apparire inusuale, anche se terrari con serpenti, iguane e altri animali di questo tipo appaiono sempre più comuni. È necessario però sapere che si tratta di un allevamento poco adatto ai principianti, e che il rettile è sostanzialmente un animale “diverso”: inutile aspettarsi una versione verde e a scaglie di un gatto o di un cane da tenere in braccio e coccolare, perché non sarà così. Avere un rettile «da compagnia» in realtà significa impegnarsi per ricreare l’habitat naturale di questi animali, rispettando tutti i delicati requisiti che queste specie hanno in modo che si trovino a loro agio nella nuova casa. Tra i rettili da compagnia più comuni si trovano in primo luogo i serpenti di vario tipo, poi le iguane, i camaleonti, le lucertole di varie dimensioni, le tartarughe di terra o di mare, perfino tritoni e salamandre. Un altro errore gravissimo è quello di sottovalutare le dimensioni che avrà l’animale una volta completata la crescita: non solo i serpenti possono diventare autentici colossi lunghi vari metri, ma anche le iguane, pur se di misure ridotte in giovane età, possono presto crescere troppo per un terrario creato senza considerare questa variabile. Alcuni rettili e sauri, come le testuggini di terra, non possono poi stare in terrario, ma hanno bisogno di ampi spazi dove muoversi e vanno considerati a tutti gli effetti animali da aria aperta. Fondamentale poi è non considerare le esigenze di calore, di luce, di umidità che hanno i rettili, e che variano da specie a specie. Ad esempio gli animali tropicali necessitano di un’alta umidità e di calore, da realizzare inserendo pietre riscaldanti o accessori simili, senza dimenticare che in molti casi è richiesta la creazione di una zona «d’ombra» e una più calda per la loro termoregolazione.