Fiori adatti da essiccare

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I fiori secchi sono un modo perfetto per conservare anche una volta raccolti i colori e la bellezza dei fiori del proprio giardino, decorando la casa con mazzi e composizioni che durano per molto tempo. Non tutti i fiori, però, si prestano bene all’essiccatura, e prima di orientarsi con scarsi risultati su specie poco adatte è bene conoscere quelle che garantiscono mazzi belli da vedere e duraturi. Tra le specie migliori, figurano rose, margherite, viole, ortensie, peonie, bougainvillea, poi la mimosa, l’erica, la lavanda, l’acanto, l’elicriso, il gelsomino, la malva, il mughetto, il fiore di mandorlo, il giunco, senza dimenticare le foglie (come la quercia, l’edera, le spighe di grano). In generale bisogna stare alla larga dai fiori troppo ricchi di acqua che rendono complicato il processo di essiccazione (tra i quali, appunto, le piante acquatiche). Diffidate, quindi, dei fiori troppo “carnosi”, come le orchidee e le piante grasse. Fondamentale, oltre alla scelta delle specie, è la decisione del momento migliore per la raccolta. Bisogna infatti procurarsi i fiori in una giornata di sole, piuttosto calda, senza il rischio che piova e soprattutto senza l’umidità di giorni di pioggia alle spalle. I fiori devono infatti essere raccolti il più secchi possibile, quindi le ore dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio sono le più adatte per reciderli.Scegliete solo i fiori più integri e in buono stato, e poi, a seconda del vostro metodo di essiccazione prescelto (all’aria, in vaso, su griglia, su piano, con pressatura, con sabbia, glicerina, silice ecc.), provvedete all’essiccatura vera e propria, tenendo presente che per ogni fiore esiste la tecnica più indicata: ad esempio, il vaso è adatto a lavanda, mimosa ed erica, la griglia per quei fiori di dimensioni piuttosto grandi, i boccioli e le bacche, il piano è perfetto per il muschio e le pigne e così via.