Filtri nei paesaggi

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Nella fotografia paesaggistica si possono usare diversi tipi di filtro, sia a vite (di forma circolare) di cui i più usati sono i polarizzatori e i neutral density standard (ND), che a piastrina (di forma rettangolare o quadrata) di cui i più usati sono i i graduated neutral density (GND). Tutti questi tipi permettono di bilanciare, con modalità diverse, gli elementi che caratterizzano un paesaggio.Il polarizzatore è un filtro che posto davanti all’obiettivo serve per controllare la luce polarizzata (quella che viene riflessa da alcune aree) riducendo quindi i bagliori riflessi da superfici come specchi d’acqua o vetro. Nello specifico, con questo filtro è possibile migliorare la visibilità di luoghi particolari come i fondali marini, “recuperando” la trasparenza dell’acqua. Inoltre, sempre grazie alla stessa proprietà, consente di variare la densità del cielo ottenendo una saturazione e un contrasto maggiore, minimizzando i riflessi causati dal vapore presente nell’aria. Nella pratica, il polarizzatore scurisce il cielo senza intaccare la luminosità complessiva e permette nel complesso di saturare anche i colori del paesaggio.I filtri neutral density o a densità media (ND) permette di ridurre la quantità di luce che entra nel sensore  dell’obiettivo in maniera uniforme. Sono utili per scatti a lunga esposizione in ambienti molto illuminati. “Neutral” sta ad indicare la capacità di questi filtri di attenuare la luce in maniera appunto neutra senza introdurre colori. La superficie di questi filtri solitamente è di una tonalità di grigio e il loro comportamento è assimilabile a quello dei comuni occhiali da sole con lenti non sfumate. Si tratta di filtri usati per paesaggi che prevedono acqua in movimento, per cui cascate o torrenti, che si possono fotografare usando un tempo di esposizione minimo per generare un effetto delicato. I graduated neutral density o filtri a densità neutra graduata (GND), invece, sono una variante dei filtri neutral density. Hannouna sfumatura graduale di grigio in una sola estremità. Servono per bilanciare i toni di luminosità del paesaggio, oscurando le aree più illuminate. Esistono principalmente due tipi di gradazioni: una gradazione HARD, con una sfumatura più netta, adatta per fotografare mari e laghi in cui l’orizzonte è lineare e una gradazione SOFT, con una sfumatura più morbida, conveniente in situazioni di orizzonti non piatti o non ben definiti (come nel caso di montagne e alberi).