Dal Medioevo alla modernità

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Durante il Medioevo la rete viaria realizzata dai Romani era in situazioni disastrose, quasi completamente abbandonata e senza la manutenzione necessaria per sfruttare quella straordinaria opera dell’ingegneria umana. Di conseguenza, anche la situazione delle poste era estremamente difficile, anche a causa della frammentazione delle unità statali che rendevano impossibile accordarsi per l’organizzazione viaria. Monaci, studenti e commercianti, gli unici che facevano ricorso con regolarità alle vecchie strade romane per i loro spostamenti, erano gli unici che se ne occupavano coi loro limitati mezzi. Oltre alla posta monastica e a quella organizzata dalle Università, fu con il periodo rinascimentale che si cominciò a considerare necessaria anche una riforma del sistema postale. Tornarono a diffondersi i corrieri a cavallo, con riscossione della tariffa postale dal destinatario, ma era un lavoro estremamente pericoloso e difficile e che comportava spesso tariffe altissime. Tra le prime famiglie in Italia a occuparsi del sistema postale ci fu quella dei Tasso, gli antenati di Torquato, che già nel quindicesimo secolo cominciarono a organizzare un servizio di posta a cavallo che univa gli Stati centrali d’Europa; il servizio andò progressivamente espandendosi grazie a Zanetto e Francesco Tasso, e quest’ultimo nel 1504 si aggiudicò la gestione in regime di monopolio di tutte le missive dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo. Con la scoperta dell’America e la fortuna delle Repubbliche marinare, cominciò lentamente a svilupparsi anche un servizio di posta “transatlantica”sui galeoni. Nel frattempo, in altre parti del mondo, la storia postale attraversava nuovi cambiamenti e conosceva nuove fortune. Ad esempio in Giappone il sistema postale era molto antico, stabilito da una legge di stato e articolato su stazioni postali dislocate nei punti nevralgici del Paese, con distanze di 100 chilometri, in media; il sistema era così efficiente che si rese necessaria una riforma postale soltanto nel diciassettesimo secolo.