Customizzare la moto, un hobby che è anche stile di vita

1336
Customizzare moto

Negli Stati Uniti la customizzazione della moto è una vera filosofia di vita, che orienta lo stile di migliaia di biker; qui da noi in Italia gli appassionati sono di portata inferiore, ma è più sviluppata la tendenza a metter mano in prima persona con la personalizzazione dei bolidi, un hobby che consente di rendere originale e personale la due ruote con l’acquisto di prodotti e accessori specifici.
Una passione che si accende sul Web. Un primo segnale di questo trend arriva anche dalla diffusione dei siti online che consentono gli acquisti: uno dei pionieri del settore è OmniaRacing, che da oltre dieci anni distribuisce via Internet ogni tipo di “pezzo” con cui arricchire l’aspetto estetico o tecnico della propria creatura, come specchietti per le moto o altri accessori utili.
Dalla Kustom Kulture a oggi. Come dicevamo, quella nostrana è una passione (un hobby, per tener fede al nostro sito) che deriva dal fenomeno più ampio della customizzazione, che a sua volta deriva da una vera e propria cultura, chiamata per l’appunto Kustom Kulture, sorta in America al termine della Seconda Guerra Mondiale. All’epoca i giovani statunitensi reduci dai campi di battaglia in Europa si ritrovarono ad acquistare moto “sopravvissute” dell’esercito USA, per lo più di marca Harley-Davidson e caratterizzate anche da prestazioni poco esaltanti: si rendevano perciò necessari degli interventi che rendessero i veicoli più leggeri e veloci, adatti quindi alle diffusissime gare di velocità “illegali” che si correvano specialmente lungo la West Coast.
Una cultura non solo americana. I partecipanti, e più in generale tutti coloro che abbracciavano la Kustom Kulture, condividevano non solo la passione per la velocità e per la capacità di modificare le moto, ma anche una serie di valori e una visione del mondo basata su fratellanza, rispetto e libertà, particolarmente sentiti dopo il dramma della guerra. Negli anni successivi, da moda trasgressiva la Cultura Custom si è poi inserita a tutto merito nella cultura popolare americana ufficiale, restando ben viva ancora oggi.
Oggi personalizzare la moto è un hobby. Qui da noi, come detto, l’attenzione alle moto custom e in particolare alle Harley Davidson resta comunque alta, ma molto più sentita è l’esigenza di personalizzare i veicoli; un hobby per così dire più facile e semplice, perché dipende dalle scelte e dai gusti della singola persona, senza particolari riferimenti “alti”. In parole povere, ogni motociclista che abbia competenze meccaniche o voglia di mettersi all’opera può potenzialmente diventare un “personalizzatore“, decidendo di sostituire in prima persona alcune componenti delle moto uscite dal concessionario o aggiungendo caratteristiche estetiche per abbellire a proprio gusto carena e livrea.
Anche i videogame strizzano l’occhio. Che questo fenomeno sia di portata globale lo testimonia anche una piccola “chicca”: nel videogioco Ride 3, in uscita il 30 novembre e disponibile per le principali piattaforme gaming, è prevista una serie di azioni che consentono al giocatore di personalizzare, appunto, il suo modello di moto. Il gioco prodotto dalla Milestone, che si fregia della definizione di “The Motorcycle Encyclopedia” (ovvero, l’enciclopedia delle motociclette) offre all’utente la possibilità di utilizzare oltre 230 modelli di moto di diversi brand, storici e contemporanei, suddivisi in 7 diverse categorie per soddisfare tutti i gusti e gli stili di guida. Oltre a correre sulle piste più famose del mondo e a sfrecciare sulle strade più spettacolari, la Milestone ha comunicato che sarà possibile personalizzare ogni singolo dettaglio del bolide, rendendolo così “un riflesso della tua personalità e del tuo stile di guida”, tanto che sarà pressoché impossibile imbattersi in un modello identico al proprio. Una definizione più che calzante per una passione che, dunque, travalica i confini della realtà fisica.