Blu-ray

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825 0 Elettronica  i blu ray

Il blu-ray è stata la prima evoluzione del classico DVD per l’alta definizione televisiva, un supporto lanciato da Sony nel 2002 in grado di contenere teoricamente fino a 200 gigabyte di dati (anche se un normale film ad alta definizione è di solito contenuto in blu-ray da 25 GB o a doppio strato, da 50 GB). Fra i primissimi lettori di blu-ray, un altro prodotto Sony del 2006, la PlayStation 3. L’affermazione del blu-ray, come insegnano altre celebri lotte del passato tra standard differenti come VHS e Betamax, non è stata senza avversari: in questo caso il concorrente superato è stato l’HD DVD prodotto da Toshiba. I tagli comuni del blu-ray sono da 23,3, 25 e 27 GB. Esistono inoltre tre diversi meccanismi di protezione dei dati, l’AACS, che impedisce la riproduzione dei dischi da parte di dispositivi non autorizzati o contraffatti, il digital watermarking, che elimina la possibilità di riproduzione per prodotti illegali, e il BD+. Compagno del comune blu-ray è il blu-ray 3D. Anche i blu-ray sono disponibili in versione riscrivibile, scrivibili una volta sola o in sola lettura. Grazie a un lettore blu-ray e a una televisione ad alta definizione, almeno HD Full (cioè 1080p), i risultati sono molto superiori a quelli di un tradizionali DVD (la cui risoluzione è 720×576). In più l’audio può essere fino a 7.1 canali e anche di qualità lossless, grazie al flusso di dati supportato che è di 48 Megabit al secondo. Il codec utilizzato di solito per i blu-ray è l’H.264, molto superiore all’mpeg2 che la faceva da padrone sui DVD; così, oltre alla maggiore definizione, anche i colori e la brillantezza risultano superiori al vecchio standard, soprattutto su televisori dal grande schermo.