Argenti antichi

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La storia dell’argento è estremamente antica, e reperti archeologici in questo metallo sono molto comuni, fino ai casi eclatanti e studiati a scuola dell’Asia Minore e dei tesori micenei riportati alla luce da Schliemann. Praticamente tutte le civiltà del passato si sono cimentate nella lavorazione dell’argento, anche in lega con altri metalli, e la possibilità di usarlo per le monete ne ha fatto un materiale fondamentale anche per la numismatica. Fenici, Greci, Romani, Bizantini si distinsero nell’oggettistica d’argento: celebri i tesori di Boscoreale e di Hildesheim per la romanità (età augustea) e il successo del gusto bizantino a Venezia. La lavorazione dell’argento attraversò poi una nuova grande fase di espansione dal sedicesimo secolo in poi grazie alle enormi quantità di metallo che giungevano dalle Americhe, recentemente scoperte. Nei secoli successivi le grandi monarchie e gli imperi d’Europa raggiunsero il massimo grado di lavorazione dell’argento, con alcune note eccellenze (ad esempio gli argenti inglesi o francesi). Per acquistare argenti antichi senza rischi esistono molti accorgimenti. Gli argenti inglesi o francesi, ad esempio, hanno quasi sempre i caratteristici marchi o punzoni che possono testimoniarne l’autenticità (in Inghilterra era obbligatoria la punzonatura con testa di leopardo fin dal quattordicesimo secolo); discorso diverso invece per gli argenti italiani, che per la mancanza di uno Stato centrale unico, purtroppo, non dispongono di questi marchi di riconoscimento. In assenza di inequivocabili segni distintivi, è necessario fare ricorso a un esame di coerenza tra peso e volume dell’oggetto, un’analisi che richiede una più che buona esperienza in materia nonché una conoscenza approfondita della quantità di argento puro disponibile in una determinata epoca nel Paese in questione. Ricordatevi inoltre che il vero argento antico ha una certa disomogeneità di superficie dovuta alla lavorazione artigianale a mano, e che con il tempo le linee dell’oggetto di norma si ammorbidiscono.