Tra le tante varietà di libri di cucina, quelli riguardanti la cosiddetta ‘cucina povera’ sono particolarmente interessanti, poiché consentono di venire a conoscenza di squisite ricette derivanti dalla tradizione popolare, ovvero quella delle classi meno abbienti, le quali, per necessità, non potendosi permettere pietanze costose, si sono dovute inventare un tipo di alimentazione a base di ingredienti semplici e a basso costo, ma non per questo meno buoni di sapore o meno nutrienti. La tradizione contadina italiana in particolare, ci ha tramandato piatti squisiti e di facile e veloce realizzazione, per la maggior parte a base di pane, legumi, cereali, olio e vino, elementi tipici della cucina nostrana. Nelle librerie, generiche e specializzate, potete trovare un’ampia gamma di libri di cucina, fra cui quelli dedicati esclusivamente alla cucina povera, corredati di ricette, spiegazioni, foto e notizie storiche sull’origine dei piatti e sulla loro fortuna nel corso del tempo. Poiché quella d’Italia è sempre stata una storia politicamente e socialmente travagliata, ciò si è riflettuto anche sulla gastronomia, che, date le divisioni che per secoli hanno riguardato il Paese, si è tradotta in una notevole differenziazione di gusti e caratteristiche da una zona all’altra, ragion per cui ogni regione vanta oggi, in merito, una sua propria specifica tradizione, che per certi aspetti la distanzia dalle altre rendendola unica, per altri, al contrario, l’accomuna ad esse. Ecco perché il modo migliore per accostarsi alla cucina povera italiana, è quello di acquistare e leggere libri di cucina suddivisi per regione, attraverso i quali sarà fin troppo facile rendersi conto della diversità e dell’enorme ricchezza che scaturisce dalla lunga tradizione culinaria popolare del nostro Paese. Interessante, una volta addentratisi nella materia, sarà anche notare come i più poveri, non mancando di un’evidente fantasia e spirito di inventiva, siano riusciti a inventare piatti gradevolissimi sfruttando al massimo i prodotti offerti dalla propria terra di appartenenza.
