Con il termine aforisma (o aforismo) si intende una frase breve in grado di esprimere compiutamente in poche parole un principio specifico oppure una più generale conoscenza filosofica e morale. Ovvio che i libri ne contengano un’infinità. Alcuni aforismi di libri sono famosissimi e alcuni autori ne hanno fatto un uso talmente massiccio nella vita e nelle opere, che essi sono stati raccolti in appositi testi (ad esempio quelli dello scrittore irlandese Oscar Wilde). Vizi e virtù costituiscono il tema centrale degli aforismi dei libri, mentre lo stile è sempre secco e asciutto come consono a ogni forma espressiva caratterizzata da brevità e qualità nell’ambito della stessa. Gli aforismi appartengono a opere di ogni epoca, dalle più remote a oggi, ed essi rappresentano un buon mezzo per venire a conoscenza e comprendere meglio i cambiamenti che hanno caratterizzato la vita umana e sociale nel corso dei secoli, poiché sono soprattutto i comportamenti e le consuetudini che essi intendono prendere di mira e stigmatizzare. Fino al ?500, gli aforismi per antonomasia furono quelli propri del campo medico, poi essi vennero successivamente estesi all’astronomia da parte di Girolamo Cardano e infine alla politica da Tommaso Campanella. Gli aforismi dei libri, ovviamente numerosissimi, sono dunque diversi nel contenuto e negli intenti a seconda dell’epoca e dell’autore presi in considerazione, poiché di entrambi rispecchiano gli elementi essenziali e il pensiero. Chi fosse particolarmente interessato a conoscere gli aforismi dei libri più celebri, può leggere direttamente i testi che li contengono o affidarsi alle raccolte di aforismi che si riferiscono ad alcuni personaggi: tra i più ‘gettonati’ vi sono ovviamente i filosofi (ad esempio Confucio), grandi uomini politici (Cesare, Napoleone, Alessandro Magno) e scrittori che hanno abbondantemente infarcito di aforismi le proprie opere, come il già citato Oscar Wilde, le cui argute massime sono tra le più conosciute e apprezzate di sempre.
