500 lire

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Le cinquecento lire italiane non sono sempre state soltanto una moneta, ma dal 1874 fino al 1982 sono state stampate anche in versione banconota. I primi esemplari, emessi sotto Vittorio Emanuele II, erano stampati solo su un’unica faccia, con una cornice che in alto mostrava gli stemmi di Genova e Torino (scelte perché la Banca Nazionale, nuovo nomo della Banca Nazionale degli Stati Sardi, era nata dalla fusione delle banche di Genova e Torino) e in basso il busto di Cristoforo Colombo.Le emissioni , di dimensione 220 x 130, furono identiche sotto Umberto I nel 1881, 1885, 1887, 1889 e 1893. Le banconote da 500 lire cambiarono invece con la Repubblica italiana: il primo esemplare venne emesso nel 1947, la sua dimensione era di 146 x 70 millimetri e rappresentava sul fronte Cerere ornata di spighe, simbolo dell’Italia (tratta da «Venere, Giunone e Cerere» di Raffaello, nella Loggia di Psiche alla Farnesina) con a destra la filigrana. La firma era quella di Luigi Einaudi, all’epoca governatore della Banca d’Italia. Insieme alla nuova emissione la Banca d’Italia continuò a stampare banconote identiche a quelle del Regno d’Italia, che uscirono di corso il 30 giugno del 1953.La seconda banconota da 500 lire della Repubblica venne stampata nel 1966 e rappresentava la testa della ninfa Aretusa circondata da aquile, delfini e serpenti, con cornucopie in filigrana. Era un titolo emesso direttamente dallo Stato e non pagabile dalla Banca d’Italia, e il suo scopo era quello di sostituire per molti versi la moneta d’argento da 500 lire. La testa alata del dio Mercurio fece invece la sua comparsa nell’ultima incarnazione della banconota da 500 lire, quella emessa nel 1974, 1976 e 1979, con dimensioni di 115 x 59 millimetri, anche in questo caso stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.